Come tutti sanno, Benedetto XVI (noto anche come Joseph Ratzinger) è morto di recente.
Nel nostro materiale abbiamo dedicato una notevole quantità di tempo a documentare la verità su di lui, basandoci sulla ricerca di 30 dei suoi libri, di tutti i suoi discorsi e altro ancora. Abbiamo decine di articoli, video, fascicoli, ecc. su di lui.
La verità su Benedetto XVI - che molti in questi giorni di inganno non sembrano riconoscere perché non valutano le cose secondo principi veramente cristiani/cattolici - è che è stato un notorio eretico, un antipapa e uno degli uomini più malvagi della storia. Coloro che rifiutano o deridono questa affermazione semplicemente non sanno di cosa stanno parlando e sono ciechi.
Abbiamo un video intitolato "Le eresie di Benedetto XVI". Anche se è stato prodotto molti anni fa, è uno dei video più importanti che abbiamo, perché è anche fondamentalmente una panoramica dell'Apostasia del Vaticano II - perché questo è ciò che gli scritti di Joseph Ratzinger hanno rappresentato in molti modi.
9) RATZINGER DICE CHE LA CHIESA SCISMATICA GRECA È UNA VERA CHIESA ANCHE SE NON È SOGGETTA AL PAPA
Il "Cardinale" Ratzinger, Principi di Teologia Cattolica [Principles of Catholic theology] (1982), p. 259: "Anche Lutero guardò alla Chiesa greca, che era rimasta una vera Chiesa senza essere soggetta al Papa, e anche lui concluse che ciò che era importante non era la comunione concreta e strutturata, ma la comunità dietro quella istituzionale".
BENEDETTO XVI RESPINGE IL DOGMA SULLA NECESSITÀ DEL BATTESIMO INFANTILE COME "NON ILLUMINATO".
Il "Cardinale" Joseph Ratzinger, Dio e il Mondo, 2000, p. 401:
"D... Ma cosa succede quando un uomo muore non battezzato? E cosa succede ai milioni di infanti uccisii nei seni delle loro madri? Riisposta... La questione di cosa significhi dire che il battesimo è necessario per la salvezza è diventata sempre più dibattuta nei tempi moderni. Il Concilio Vaticano II ha detto su questo punto che gli uomini che cercano Dio e che si sforzano interiormente di raggiungere ciò che costituisce il battesimo, riceveranno anche la salvezza. Ciò significa che la ricerca di Dio rappresenta già una partecipazione interiore al battesimo, alla Chiesa, a Cristo. In questo senso, la domanda sulla necessità del battesimo per la salvezza sembra aver ricevuto una risposta, ma la questione riguardante gli infanti non battezzati in quanto abortiti ci preme dunque ancora più urgentemente. Le epoche passate avevano ingegnato un insegnamento a mio avviso non illuminato. Esse dettarono che il battesimo ci dota, mediante la grazia santificante, della capacità di fissare Dio. Ora, certamente, lo stato di peccato originale, dal quale noi siamo liberati mediante il Battesimo, consiste nella mancanza di grazia santificante. I bambini morenti in questa maniera sono invero privi di peccato personale alcuno, essi pertanto non possono essere spediti all'inferno, tuttavia, simultaneamente, essi sono privi della grazia santificante, sicché, privi del potenziale per mirare Dio da questa offerto. Essi godranno semplicemente di uno stato di naturale beatitudine, donde essi saranno felici. Questo stato è dalla gente appellato limbo. Nel corso del nostro secolo, ciò è gradualmente apparsoci problematico. Questo era un modo per cui la gente cercava di giustificare la necessità di battezzare gli infanti il prima possibile, tuttavia la soluzione è in sé opinabile. Infine, il Papa ha compiuto una svolta decisiva nell'enciclica Evangelium Vitae, un cambiamento già anticipato dal Catechismo della Chiesa Cattolica, quando ha espresso la semplice speranza che Dio sia abbastanza potente da attirare a Sé tutti coloro che non hanno potuto ricevere il sacramento".
Il video merita il tempo necessario per essere visto. Abbiamo anche articoli dettagliati su molti dei suoi libri e discorsi che espongono le eresie scandalose dei suoi scritti: eresie sulle religioni non cristiane come il Giudaismo, l'Islam, eccetera; eresie sui Protestanti, sugli 'Ortodossi' orientali; eresie contro le Scritture; eresie contro i Sacramenti e altro ancora.
È vero che la carriera di Benedetto XVI è stata fondamentalmente un assalto a tutto campo a quasi tutti gli aspetti dell'insegnamento cattolico, e costui ha coperto aree che Francesco non copre nemmeno. Benedetto XVI era un modernista e un falso ecumenista fino al midollo.
Come spiega il nostro materiale, l'intera apostasia post-Vaticano II a Roma (guidata dagli antipapi eretici del Vaticano II) è stata profetizzata nelle Scritture. La Chiesa cattolica esiste ancora, ma la setta del Vaticano II non è la Chiesa cattolica. È la Contro-Chiesa profetizzata della fine dei tempi (la meretrice di Babilonia).
Benedetto XVI è stato uno degli eretici più significativi dell'intera Contro-Chiesa del Vaticano II. Non si ripeteranno le voluminose prove contro Antipapa Benedetto XVI in questo video, ma si tratteranno alcuni aspetti, tutti documentati nel nostro materiale. Abbiamo anche un volantino sulle sue eresie.
Benedetto XVI ha ripetutamente insegnato che la lettura ebraica delle Scritture, secondo la quale Gesù non è il Messia e il Figlio di Dio, è valida.
BENEDETTO XVI DICE CHE LA SCRITTURA È APERTA SIA AL GIUDAISMO (IL RIFIUTO DI CRISTO) CHE AL CRISTIANESIMO (L'ACCETTAZIONE DI LUI); ENTRAMBI HANNO UNA MISSIONE.
Il "Cardinale" Joseph Ratzinger, Pietre miliari, 1998, pagg. 53-54: "Io sono giunto ancora di più alla realizzazione che l’ebraismo (che, a rigore, inizia con la fine della formazione del canone, cioè nel primo secolo dopo Cristo) e la fede cattolica descritta nel Nuovo Testamento sono due modi di appropriarsi delle Scritture di Israele, due modi che, alla fine, sono entrambi determinati dalla posizione assunta circa la figura di Gesù di Nazareth. La Scrittura che noi oggi appelliamo Vecchio Testamento è in sé aperta ad entrambe le strade. Per la maggior parte, solo dopo la Seconda Guerra Mondiale abbiamo iniziato a capire che anche l'interpretazione ebraica, nel tempo 'dopo Cristo', possiede naturalmente una missione teologica propria".
Insegnò che gli ebrei che dicono no a Gesù non sono esclusi dalla salvezza.
BENEDETTO XVI CI DICE ANCORA UNA VOLTA CHE GLI EBREI NON SONO ESCLUSI DALLA SALVEZZA
Il "Cardinale" Joseph Ratzinger, Dio e il mondo, 2000, pagg. 150-151: "Questo è un altro dei paradossi che il Nuovo Testamento ci pone davanti. Da un lato, il loro [degli ebrei] No a Cristo porta gli israeliti in conflitto con i successivi atti di Dio, ma allo stesso tempo sappiamo che sono assicurati dalla fedeltà di Dio. Non sono esclusi dalla salvezza, ma servono in un modo particolare, e quindi si trovano all'interno della pazienza di Dio, nella quale anche noi riponiamo la nostra fiducia".
Ha insegnato che la Chiesa non deve occuparsi della conversione degli ebrei e ha nominato Walter Kasper per trasmettere questo messaggio eretico. Questo è anticristo.
Nel 2018, Benedetto XVI ha respinto con enfasi le affermazioni secondo cui avrebbe sostenuto una missione per convertire gli ebrei. L'ha definita un'assurdità grottesca. Insegnò che l'Antica Alleanza è valida, che gli ebrei sono persone dell'Alleanza. Ha praticato il culto con loro e altro ancora. Tutto questo è palesemente eretico.
"I Vescovi degli Stati Uniti, seguendo la guida degli Antipapi, hanno rilasciato una dichiarazione che ripudia la necessità che gli ebrei si convertano. Gli antipapi del Vaticano II hanno anche appoggiato le dichiarazioni di leader ebrei come il rabbino David Rosen e Alan Solow, che si sono rivolti entrambi a Benedetto XVI. Questi uomini hanno dichiarato, sulla base di Nostra Aetate, che la Chiesa cattolica non cerca più di convertire gli ebrei e che l'Alleanza ebraica con Dio è eterna.
Il 30 ottobre 2008, il rabbino David Rosen del Comitato Internazionale Ebraico si è rivolto a Benedetto XVI. Ha citato Nostra Aetate e ha ringraziato Benedetto XVI per le assicurazioni, tramite il Cardinale Kasper, che la Chiesa cattolica non cerca più di convertire gli ebrei. La dichiarazione di Rosen a Benedetto XVI è stata poi pubblicata sul Giornale del Vaticano.
Il 12 febbraio 2009 Alan Solow, Presidente della Conferenza delle principali organizzazioni ebraiche americane, ha dichiarato direttamente a Benedetto XVI: ‘... come confermato in Nostra Aetate – l’alleanza tra Dio e il popolo ebraico è eterna.’ Benedetto XVI lo ha ringraziato per i suoi commenti, che sono stati pubblicati sul Giornale del Vaticano.
In attuazione del nuovo insegnamento del Vaticano II, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno anche nominato il Cardinale Walter Kasper a capo della Commissione per le Relazioni Religiose con gli Ebrei. Kasper ha insegnato apertamente che gli ebrei sono salvati senza la fede in Cristo e che la dichiarazione Nostra Aetate del Vaticano II ha abbandonato l'insegnamento cattolico tradizionale secondo cui la Nuova Alleanza ha preso il posto dell'Antica Alleanza".
Ecco un'altra interessante eresia di Benedetto XVI su questo tema, che probabilmente non verrà esposta da nessun'altra parte.
Durante un incontro con gli ebrei il 12 settembre 2008, Benedetto XVI ha nuovamente insegnato che gli ebrei sono il popolo dell'alleanza (che è un'eresia) e ha detto:
Benedetto XVI, discorso durante l'incontro in Francia con i rappresentanti della Comunità ebraica, 12 settembre 2008: "Il nostro incontro coincide auspicabilmente con la vigilia della celebrazione settimanale dello Shabbat, il giorno che da sempre occupa una posizione significativa nella vita religiosa e culturale del popolo di Israele. Ogni pio ebreo santifica lo Shabbat [cioè il Sabato] con la lettura delle Scritture e la recita dei Salmi... Il Talmud Yoma (85b) non dice forse: il Sabato è offerto a te, ma tu non sei offerto al Sabato?”
Questa è un'eresia manifesta. Se si è letto il Concilio di Firenze, allora si sa che è stato definito dogmaticamente che, dalla promulgazione del Vangelo, il sabato ebraico non può essere osservato senza incorrere in peccato mortale e nella perdita della salvezza, a meno che non si guarisca da questi errori.
Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, "Cantate Domino", 1441: “La Chiesa crede fermamente... che le prescrizioni legali dell'Antico Testamento, cioè della legge mosaica, che... [erano] cerimonie, sacrifici sacri e sacramenti... dal momento che è venuto il nostro Signore Cristo, da esse prefigurato, sono cessate e sono cominciati i sacramenti della Nuova Alleanza... e pecca mortalmente chiunque ripone, anche dopo la passione, la propria speranza in quele prescrizioni legali e le osserva quasi fossero necessarie alla salvezza, e la fede nel Cristo non potesse salvare senza di esse.... Essa [la Chiesa], quindi, denuncia come separati dalla fede del Cristo e esclusi dalla vita eterna, salvo che si pentano dei loro errori, tutti quelli che, dopo quel tempo [la promulgazione del Vangelo], osservano la circoncisione, il sabato e le altre prescrizioni legali".
Benedetto XVI ha insegnato esattamente il contrario. Ha insegnato al contrario che gli ebrei si impegnano in una pratica santificante osservando il sabato ebraico. Egli era un eretico manifesto.
Benedetto XVI ha negato il Papato. Ad esempio, nel suo libro "Principi di teologia cattolica" - e abbiamo un intero articolo sulle incredibili eresie e gli errori contenuti in quel libro - spiega in dettaglio le possibilità dell'ecumenismo. Affronta la posizione che afferma che i protestanti e gli 'ortodossi' orientali devono accettare il Vaticano I e convertirsi.
Il "Cardinale" Ratzinger, Principi di Teologia Cattolica (Ignatius Press, San Francisco, 1982), pagg. 197-198: "A questo passato possiamo noi ora contrapporre le possibilità aperte all'ecumenismo Cristiano. Le richieste massime sulle quali la ricerca dell'unità deve certamente affondare sono immediatamente chiare. Da parte dell'Occidente, la richiesta massima sarebbe che l'Oriente riconosca il primato del Vescovo di Roma nel pieno scopo della definizione del 1870, ivi sottomettendosi in pratica ad un primato tale come quello accettato dalle Chiese Uniate. Da parte dell'Oriente, la richiesta massima sarebbe che l'Occidente dichiari erronea la dottrina del primato del 1870, ivi sottomettendosi in pratica a un primato tale come quello accettabile mediante la rimozione del Filioque dal Credo e dei dogmi Mariani del secolo XIX e XX. Per quanto concerne il protestantesimo la richiesta massima della Chiesa cattolica sarebbe che i ministri ecclesiologici protestanti siano considerati totalmente invalidi e che i protestanti siano convertiti al Cattolicesimo; la richiesta massima dei protestanti, invece, sarebbe che la Chiesa Cattolica accetti, assieme all’accreditamento incondizionato di tutti i ministeri protestanti, il concetto protestante del ministero e la sua comprensione della Chiesa e quindi... in pratica, rinunci alla struttura Apostolica e Sacramentale della Chiesa, significando, in pratica, la conversione dei Cattolici al protestantesimo e la loro accettazione di una molteplicità di strutture comunitarie distinte come forma storica della Chiesa. Mentre le prime tre richieste massime vengono oggi rigettate unanimemente dalla coscienza Cristiana, la quarta esercita una sorta di fascino nei propri confronti – come se essa detenesse una certa conclusività rendentela la reale soluzione al problema. Ciò è ancor più vero giacché assieme ad essa vi è l’aspettativa per cui un parlamento di chiese, un 'concilio veramente ecumenico', possa poi armonizzare questo pluralismo, promuovendo un'unità Cristiana di azione. Che nessuna reale unione ne risulti, bensì che tale esatta impossibiità divenga un singolo dogma comune, dovrebbe convincere chiunque esaminante attentamente il suggerimento che tale strada non recherebbe l'unità della Chiesa, ma solamente una sua rinuncia finale. Come risultato, nessuna delle soluzioni massime offre alcuna speranza reale di unità.
Dice che non è la via per l'unità. Nello stesso libro sottolinea il suo punto eretico affermando che la visione cattolica del primato non può essere considerata vincolante per tutti. Si tratta di una palese eresia e di una negazione del Vaticano I.
2) RATZINGER DICE CHE I CATTOLICI NON POSSONO RITENERE IL VATICANO I COME L'UNICA 'FORMA' POSSIBILE DEL PRIMATO E COME VINCOLANTE PER TUTTI.
Il "Cardinale" Ratzinger, Principi di Teologia Cattolica (1982), pag. 198: "Certamente, nessuno che rivendichi la fedeltà alla teologia cattolica può semplicemente dichiarare nulla la dottrina del primato, soprattutto se cerca di comprendere le obiezioni e valuta con mente aperta il peso relativo di ciò che può essere determinato storicamente. Né è per lui possibile, invece, considerare come sola possibile forma, conseguentemente vincolante su tutti i Cristiani, la forma che questo primato ha assunto nel secolo XIX e XX. Le gesta simboliche di Papa Paolo VI ed in particolare la sua genuflessione dinnanzi al rappresentante del patriarca ecumenico [il patriarca scismatico Atenagora] furono un tentativo di esprimere precisamente ciò e, attraverso tali segni, di indicare la via d'uscita dall'impasse storica".
Ha anche rifiutato l'ecumenismo del ritorno (che significa che i non cattolici devono tornare alla Chiesa cattolica) alla Giornata Mondiale della Gioventù del 2005, e ha fatto molte dichiarazioni eretiche simili. Benedetto XVI ha ripetutamente insegnato che gli 'ortodossi' sono nella Chiesa, che i loro leader sono 'pastori' nella Chiesa, il che è un'eresia e una negazione del Vaticano I.
Dichiarazione comune di Benedetto XVI con l'ortodosso "H.B." Chrysostomos II, 16 giugno 2007: "Noi, Benedetto XVI, Papa e Vescovo di Roma, e Chrysostomos II, Arcivescovo di Nuova Giustiniana e di tutta Cipro... assicuriamo la nostra fervente preghiera di Pastori della Chiesa... Fra i diritti umani da tutelare, va annoverato come primario quello della libertà di religione. Non rispettarlo costituisce una gravissima offesa alla dignità dell’uomo, che viene colpito nell’intimo del cuore dove abita Dio. E così profanare, distruggere e saccheggiare i luoghi di culto di qualsiasi religione, rappresenta un atto contro l’umanità e la civiltà dei popoli.
"Il ricco patrimonio di fede e la solida tradizione cristiana delle nostre terre, devono spingere cattolici ed ortodossi ad un rinnovato slancio nell'annunciare il Vangelo al nostro tempo, per essere fedeli alla nostra vocazione cristiana e nel rispondere alle esigenze del mondo d’oggi". (Bolletino Sala Stampa della Santa Sede, 16 giugno 2007, pp. 7-8)
Benedetto XVI ha insegnato che il protestantesimo non è nemmeno un'eresia.
BENEDETTO XVI DICE CHE IL PROTESTANTESIMO NON È UN'ERESIA
"Cardinale" Joseph Ratzinger, Il significato della fratellanza cristiana, pagg. 87-88: "La difficoltà presente nel modo di fornire una risposta è profonda. Fondamentalmente essa è dovuta dal fatto per cui oggi non esiste alcuna categoria appropriata nel pensiero Cattolico per il fenomeno del protestantesimo - potrebbesi dire lo stesso circa la relazione con le chiese separate dell'Oriente. È ovvio che la vecchia categoria di eresia non detiene più alcun valore. L'eresia, per la Scrittura e la Chiesa antica, include l'idea della decisione personale contro l'unità della Chiesa e la caratteristica dell'eresia è la pertinacia, l'ostinazione di colui persistente nel suo modo privato. Ciò, tuttavia, non può essere considerato come una descrizione appropriata della situazione spirituale del cristiano protestante. Nel corso di una ormai centenaria storia il protestantesimo ha apportato contributi importanti alla realizzazione della religione Cristiana, adempiendo una funzione positiva nello sviluppo del messaggio Cristiano e, soprattutto, generando spesso una sincera e profonda fede nell’individuo cristiano acattolico, la cui separazione dall'affermazione Cattolica ha niente a che vedere con la pertinacia tipica dell'eresia. Noi qui possiamo forse invertire un vecchio detto di Sant'Agostino, per cui un vecchio scisma diventa un'eresia. L’esatto passare del tempo altera il carattere della divisione, cosicché una vecchia divisione diventi un qualcosa di essenzialmente differente da quella nuova. Qualche cosa una volta giustamente condannata come eresia non può dopo divenire semplicemente vera, tuttavia, essa può gradualmente sviluppare la propria natura ecclesiale, presentata all'individuo come la sua chiesa, nella quale egli vive da credente e non da eretico. Questa organizzazione di un singolo, ciò malgrado, genera infine un effetto sull'insieme. La conclusione è ineludibile, quindi: i l protestantesimo oggi è qualcosa di diverso dall'eresia in senso tradizionale, un fenomeno il cui vero posto teologico non è ancora stato determinato ".
Ha approvato l'Accordo Vaticano-Luterano sulla Giustificazione, che insegna esplicitamente la sola fede e che il Concilio di Trento non si applica più alle eresie luterane.
Insegnava l'indifferentismo religioso.
[Benedetto XVI:] I luoghi di culto, come questa splendida moschea Al-Hussein Bin Talal, che prende il nome dal venerato re defunto, spiccano come gioielli sulla superficie terrestre. Dall'antico al moderno, dal magnifico all'umile, tutti puntano al divino...".
Ha tenuto il suo incontro di preghiera idolatrico ad Assisi. Insegnava il nestorianesimo. Per esempio, insegnava che il Verbo abitava in Gesù, piuttosto che la verità che Gesù è la Parola.
BENEDETTO XVI INSEGNA PALESEMENTE L'ERESIA DI NESTORIO
Benedetto XVI, Gesù di Nazareth - I racconti dell'infanzia, 2012, pag. 11: "L'uomo Gesù è la dimora della Parola, l'eterna Parola divina, in questo mondo. La 'carne' di Gesù, la sua esistenza umana, è la 'dimora' o 'tenda’ della Parola: il riferimento alla tenda sacra di Israele nel deserto è inequivocabile".
Qui Benedetto XVI insegna chiaramente l'eresia anatemizzata di Nestorio - condannata al Concilio di Efeso e nei Concili successivi - secondo cui Gesù è un uomo in cui abitava la Parola (due persone), piuttosto che la verità cattolica che Gesù è la Parola fatta carne. Si tratta di un'eresia significativa da parte di Benedetto XVI; perché la Parola di Dio (la Seconda Persona della Santissima Trinità) non ha abitato in Gesù. Piuttosto, Gesù è la Parola, non uno che porta la...
Anche sotto Antipapa Giovanni Paolo II, quando era solo 'Cardinale Ratzinger' e 'Prefetto' della Congregazione della Dottrina della Fede, era una delle figure più importanti dell'apostasia del Vaticano II. Fu determinante, ad esempio, nel nascondere la verità su Fatima.
Benedetto XVI ha ripetutamente attaccato l'inerranza e l'accuratezza storica delle Scritture. Ne documentiamo molti esempi. Verbigrazia, nel suo libro "Dio e il mondo", ha messo in dubbio che ci fossero davvero delle tavole di pietra come quelle riportate nel Libro dell'Esodo.
BENEDETTO XVI METTE IN DUBBIO LE TAVOLE DI PIETRA DEL RACCONTO DELL'ESODO
Esodo 31:18 - "E il Signore, quando ebbe terminato queste parole sul monte Sinai, diede a Mosè due tavole di pietra della testimonianza, scritte con il dito di Dio".
Deuteronomio 10:1 - "In quel tempo il Signore mi disse: Fatti due tavole di pietra come le precedenti e sali da me sul monte...".
Il "Cardinale" Joseph Ratzinger, Dio e il mondo, 2000, pp. 165-166, 168": Q.... Furono queste leggi realmente porte a Mosè da Dio a allorché Egli apparve sul Monte Sinai? Come delle tavole di pietra sulle quali, come è scsritto, aveva scritto il dito di Dio?'... sino a che punto devono questi Comandamenti realmente provenire da Dio ? R... [p. 166] Questo [Mosè] è l'uomo toccato da Dio e sulla base di questo contatto amichevole egli è in grado di formulare la volontà di Dio, di cui, sino a lì, solamente alcuni frammenti erano stati espressi in altre tradizioni, dimodoché noi udiamo veramente la Parola di Dio. Che le tavole di pietra siano o non siano realmente esistite è un'altra questione... [p. 168] Sino a che punto noi dovremmo credere a questa storia alla lettera è un'altra questione".
Si tratta di un'eresia manifesta, perché le verità e le affermazioni fondamentali della Sacra Scrittura, tramandate dalla Chiesa come divinamente rivelate, sono dogmi del magistero ordinario e universale.
Nel suo libro "Gesù di Nazareth - La Settimana Santa" (e abbiamo un intero articolo proprio su quel libro), Benedetto XVI nega l'accuratezza storica di Matteo 27:25.
BENEDETTO XVI CRITICA IL VANGELO DI MATTEO E RIFIUTA LA SUA ACCURATEZZA STORICA
Questa deve essere una delle peggiori eresie di Benedetto XVI. Si inserisce nel contesto dei suoi ripetuti tentativi di scagionare gli Ebrei da qualsiasi colpa nella morte di Cristo.
Benedetto XVI, Gesù di Nazareth - Settimana Santa: Dall'ingresso a Gerusalemme alla Risurrezione, 2011, p. 186:
"Un'estensione dell'ochlos di Marco, con conseguenze fatali, si trova nel racconto di Matteo (27:25), che parla di 'tutto il popolo' e gli attribuisce la richiesta di crocifissione di Gesù. Matteo non sta certamente raccontando un fatto storico: Come poteva essere presente tutto il popolo in questo momento per chiedere a gran voce la morte di Gesù? Sembra ovvio che la realtà storica sia descritta correttamente nel racconto di Giovanni e in quello di Marco".
Wow! Benedetto sta commentando le parole di Matteo 27:25: "E tutto il popolo, rispondendo, disse: Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli". Benedetto XVI non solo critica le parole del Vangelo di Matteo come aventi conseguenze "fatali", ma nega anche apertamente che il racconto di Matteo sia storicamente accurato. Questo è semplicemente un rifiuto dell'inerranza delle Sacre Scritture. È una negazione della rivelazione divina e della fede cattolica. È tempo che le persone si sveglino e vedano quest'uomo per quello che è e per quello che insegna. Pronuncia questa enorme eresia semplicemente perché, come chiarisce questo libro, desidera scagionare gli ebrei.
Dice che Matteo non sta certamente raccontando fatti storici. Questa è eresia.
Gli scritti di Benedetto XVI erano pieni di attacchi diabolici alle Scritture, a volte evidenti e a volte molto più insidiosi e sottili.
BENEDETTO XVI DICE CHE IL RESOCONTO DELLA CREAZIONE DELLA SACRA SCRITTURA È BASATO SUI RESOCONTI DELLA CREAZIONE PAGANI
"Cardinale" Joseph Ratzinger, Un nuovo canto per il Signore, 1995, p. 86: "Il culto radicato nella fede biblica non è un'imitazione del corso del mondo in miniatura, come la forma di base di tutti i culti della natura. È un'imitazione di Dio stesso e quindi un esercizio preliminare del mondo a venire. Solo in questo modo si comprende correttamente la singolarità del racconto biblico della creazione. I racconti della creazione pagani su cui si basa in parte il racconto biblico terminano senza eccezioni con l'istituzione di un culto, ma il culto in questo caso è situato nel ciclo del do ut des".
Li esponiamo nel nostro materiale.
Benedetto XVI era un mostro teologico! E il fatto che sia stato fatto passare per un conservatore (e persino per un rigido) rivela il livello di illusione, inganno e ignoranza che esiste in questa apostasia della fine dei tempi del Vaticano II tra così tante persone.
In effetti, in termini di contenuto delle sue posizioni, Antipapa Benedetto XVI è stato peggiore di Martin Lutero. Insegnava alcune delle principali eresie di Lutero (come la sola fede e il rifiuto del Papato), ma anche molte altre, tra cui l’accettazione delle religioni non cristiane, gli attacchi alle Scritture, ecc.
BENEDETTO XVI DEFINISCE I SUOI TERMINI E RIVELA LA SUA TOTALE APOSTASIA! RIFIUTANDO L'ESCLUSIVISMO E ACCETTANDO L'INCLUSIVISMO O IL PLURALISMO
"Il 'Cardinale' Joseph Ratzinger, Verità e Tolleranza, 2004, pag. 80: "Dopo queste riflessioni sulle relazioni tra religione, fede e cultura, possiamo riprendere la classificazione delle possibili soluzioni al problema delle religioni, che abbiamo incontrato prima nei tre concetti di esclusivismo, inclusivismo e pluralismo. Probabilmente nessuno oggi considera la possibilità dell'esclusivismo nel senso di negare la salvezza a tutti i non cristiani - che, tra l'altro, non era nemmeno il punto di vista di Karl Barth... Essenzialmente, quindi, in risposta alla questione della relazione tra la fede cristiana e le religioni del mondo, rimangono le due possibili soluzioni dell'inclusivismo e del pluralismo".
Le persone devono capire che questa apostasia del Vaticano II e le sue figure e leader principali - come Benedetto XVI - rappresentano l'assalto finale di Satana alla Chiesa di Cristo. Queste figure sono ed erano persone estremamente malvagie che svolgono un ruolo per il Diavolo nella battaglia spirituale finale. E se non si riconosce questo, allora non si riconoscerà ciò che sta accadendo a Roma e che si è verificato dopo il Vaticano II.
Oltre a guardare il video che abbiamo menzionato e a consultare le nostre schede su di lui, si potrebbe cercare sul nostro sito di rete Benedetto XVI Ebraismo, Benedetto XVI Islam, Benedetto XVI Tutte le Religioni, ecc.
Benedetto XVI stima tutte le religioni!
Benedetto XVI, Discorso alla Conferenza Episcopale Italiana, 24 maggio 2007 (L'Osservatore Romano, 6 giugno 2007, p. 3):
"La stima e il rispetto versole altre religioni e culture, coní semi di verità e di bontà che vi sono presenti e che rappresentano una preparazione al Vangelo, sono particolarmente necessari oggi, in un mondo che cresce sempre più assieme".
Stimare qualcosa significa "considerarlo altamente o favorevolmente". Questo significa che considera buone tutte le religioni. Questa è eresia e apostasia. Questa audace eresia dimostra, ancora una volta, che Benedetto XVI non crede minimamente in Gesù Cristo o nella Fede cattolica. Non lasciatevi ingannare, quindi, dalle cose "conservatrici" che fa a volte; sono semplicemente misure ingannevoli per convincere le persone ad accettare la Contro-Chiesa.
E sul nostro sito troverete letteralmente decine di articoli che documentano in dettaglio, nel contesto e dagli scritti ufficiali, la sua completa apostasia e il suo indifferentismo. Era costante in questo.
E se le sue parole non vi sembrano sufficienti, si considerino le sue azioni. Questa è una breve sezione del nostro video "La nuova religione del Vaticano II" (un video importante) che espone solo alcuni esempi della sua partecipazione al culto non cattolico - un'attività specificamente condannata dai papi e dalla Chiesa cattolica come pubblicamente peccaminosa ed espressione di eresia.
Papa Pio XI, Mortalium Animos (#10), 6 gennaio 1928: "Quindi, Venerabili Fratelli, è chiaro perché questa Sede Apostolica non ha mai permesso ai suoi sudditi di prendere parte alle riunioni [conventibus] degli acattolici...".
Papa Pio IX, Neminem vestrum (#5), 2 febbraio 1854: "Vogliamo che sappiate che Ci è stata inviata dai monaci Mechitaristi … una professione chiara della loro fede e dottrina…che Ci recò molta consolazione ... Infatti, non solo con chiare parole professano con entusiasmo di accogliere tutti gli ordini e i decreti dai Romani Pontefici e dalle Sacre Congregazioni emanati o da emanare, e in particolare quelli che vietano la “communicatio in divinis” [la comunicazione nelle cose divine] con gli scismatici.
Benedetto XVI ha partecipato spesso al culto non cattolico. Il 19 agosto 2005 ha partecipato attivamente a una funzione ebraica in una sinagoga di Colonia, in Germania. Si è unito agli ebrei nella preghiera Kaddish e ha fatto molti gesti che mostravano la sua partecipazione attiva. Questa è apostasia.
Il 30 novembre 2006, Benedetto XVI ha pregato come i musulmani verso la Mecca nella Moschea Blu in Turchia. Ha persino incrociato le braccia nel gesto di preghiera musulmano chiamato gesto di tranquillità. Questa è apostasia.
Il 23 settembre 2011, Benedetto XVI ha visitato una chiesa luterana a Erfurt, in Germania. Lì ha lodato Martin Lutero e ha partecipato attivamente a un servizio luterano. Insieme ha "benedetto" le persone con il "pastore" luterano e ha persino pregato con un "vescovo" luterano donna. Si è inchinato all'altare luterano. Questo è un peccato mortale pubblico e un'espressione di notoria eresia.
Il 17 settembre 2010 Benedetto XVI ha partecipato a un servizio anglicano nell'Abbazia di Westminster con l'"Arcivescovo" anglicano pro-omosessuale Rowan Williams. Sono entrati insieme nella chiesa protestante. Hanno pregato insieme. E hanno dato una "benedizione" congiunta. Questa è una manifestazione di una falsa religione.
Benedetto XVI ha tenuto il suo abominevole evento di Assisi nel 2011. Non solo ha partecipato attivamente a quell'evento di apostasia, ma, in qualità di ospite e organizzatore, si è unito al falso culto di tutti i pagani, eretici, ecc. che hanno condotto il falso culto in quell'evento.
Potremmo fornire molti altri esempi della partecipazione mortalmente peccaminosa di Benedetto XVI al falso culto. Non è solo qualcosa che ha fatto spesso, è qualcosa che ha approvato esplicitamente con le sue parole. Il 18 gennaio 2008, in un discorso a una delegazione ecumenica finlandese, Benedetto XVI ha lodato la preghiera congiunta tra luterani e "cattolici" e ha affermato che questa è la porta reale dell'ecumenismo.
Benedetto XVI, Discorso ai membri della delegazione ecumenica finlandese, 18 gennaio 2008: "La preghiera congiunta dei luterani e dei cattolici della Finlandia è una condivisione umile ma fedele della preghiera di Gesù che promise che ogni preghiera elevata al Padre in suo nome sarebbe stata ascoltata (cfr Gv 15, 7). Infatti essa è la porta regale dell'ecumenismo: tale preghiera ci porta a guardare al regno di Dio e all'unità della Chiesa in modo nuovo; rafforza i vincoli di comunione… ".
Quindi l'attività che la Chiesa cattolica ha sempre condannato come gravemente peccaminosa, Benedetto XVI dice che è la strada da seguire. Egli è un notorio eretico.
Quindi, alla luce di questi fatti, è davvero spaventoso vedere tanti cosiddetti conservatori che lodano quest'uomo notoriamente malvagio e anticattolico. Per esempio, Taylor Marshall ha realizzato un intero video su di lui e non ha criticato affatto il suo falso ecumenismo o i suoi peccati contro la fede. Questo significa ingannare profondamente le persone!
[Taylor Marshall:] Amo Papa Benedetto. Volevo che rimanesse in carica come Papa. Ha portato dignità all'ufficio papale, vestendo in modo più tradizionale. Si è comportato in modo più tradizionale. E guardate Papa Benedetto. È il punto di partenza di questa forma rigida, tradizionale, cattiva, giudicante e ipocrita di cattolicesimo.
E ci sono innumerevoli individui che pensano che Antipapa Benedetto XVI fosse buono, cattolico e santo. Non capiscono affatto cosa sta succedendo.
Benedetto XVI aveva un carattere diabolico speciale come ingannatore. Ha fatto alcune cose conservatrici e in qualche modo è riuscito a far ignorare alle masse il resto della sua malvagità e del suo anticattolicesimo.
[Michael Matt:] Ma se potessi parlare al suo orecchio, direi a Francesco: "Con ogni mezzo, Santità, canonizzi Benedetto il prima possibile! Canonizzi il Papa che ha salvato la Messa in latino. Elevi agli altari il Santo Padre che si è schierato con la tradizione e con i tradizionalisti.
Il suo regno è stato profetizzato nelle Scritture, come racconta il nostro video "Apocalisse ora in Vaticano".
Anche se questo non è essenziale per nessuna delle nostre argomentazioni, egli fu il settimo re menzionato nell'Apocalisse in relazione alla Meretrice di Babilonia e al ritorno di Roma pagana (cioè la bestia). E dopo le sue dimissioni, la scossa emotiva e la meraviglia sono davvero arrivate.
Apocalisse 17:4-5 - "La donna era vestita di porpora e di scarlatto, ornata d'oro, di gioielli e di perle, e teneva in mano una coppa d'oro piena di abominazioni e delle impurità della sua fornicazione. E sulla sua fronte c'era scritto un nome misterioso: 'Babilonia la grande, la madre delle prostituzioni e delle abominazioni della terra'".
Ecco perché molte delle stesse persone che hanno amato Giovanni Paolo e Benedetto XVI, nonostante i loro pubblici peccati mortali e il falso ecumenismo, sono inorridite da Francesco - anche se, in molti casi, sta facendo le stesse cose che hanno fatto loro!
E in alcuni casi, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno fatto cose malvagie e insegnato eresie che nemmeno Francesco fa e dice. Francesco non ha la stessa qualità ingannevole o lo stesso carisma demoniaco che avevano Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, e questo è collegato al modo in cui la scossa e la meraviglia per il ritorno di Roma pagana si manifestano dopo il settimo re.
La bestia = Roma pagana
Apocalisse 17:8 - "E gli abitanti della terra, i cui nomi non sono stati scritti nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo, si meraviglieranno nel vedere la bestia, perché essa era, non è e viene".
θαυμάζω ( thaumazo ) - mi stupisco, mi meraviglio.
θαυμάζω - "essere straordinariamente impressionato o disturbato da qualcosa" (BDAG, pag. 444).
Ma Benedetto XVI ha restituito la Messa in latino'. Si vuol fare qualche commento su questo.
La mossa di Benedetto XVI di dare un permesso più ampio per la Messa in latino - ben oltre l'apostasia del Vaticano II e dopo che il nuovo rito di ordinazione non valido era stato promulgato e implementato - è stata una mossa calcolata dal Diavolo per mantenere le persone di mentalità conservatrice all'interno della Setta del Vaticano II e sotto gli Antipapi del Vaticano II. Per ottenere qualcosa, il Diavolo a volte è disposto a concedere qualcosa. E naturalmente il Diavolo può fare solo ciò che Dio gli permette di fare.
La priorità del Diavolo era quella di mantenere le persone all'interno della Contro-Chiesa del Vaticano II per la falsa canonizzazione di Antipapa Giovanni Paolo II, perché una volta che le persone avrebbero considerato il notorio idolatra e apostata Antipapa Giovanni Paolo II come un santo, sarebbero divenute direttamente collegate ai suoi notori peccati contro il Primo Comandamento. Ecco perché l'onore dato all'immagine del re romano che è stato ferito è profetizzato nell'Apocalisse.
Apocalisse 13:3 - "Una delle sue teste [cioè uno dei sette re di Roma associati alla Meretrice di Babilonia - vedere Apoc. 17] sembrava avere una ferita mortale, ma la sua ferita mortale fu guarita, e tutta la terra si meravigliò mentre seguiva la bestia".
Si tratta della falsa canonizzazione dell'Antipapa Giovanni Paolo II e del ritorno della Roma pagana, come racconta il nostro video "Apocalisse ora in Vaticano".
Apocalisse 13:14 - "... inganna quelli che abitano sulla terra, dicendo a quelli che abitano sulla terra di fare un'immagine per la bestia che è stata ferita dalla spada e che tuttavia visse".
Non entreremo nei dettagli in questa sede. Le persone possono guardare il video.
Inoltre, quando Benedetto XVI ha dato un permesso più ampio per la Messa in latino, la maggior parte dei 'sacerdoti' che la offrivano erano comunque invalidi, perché erano stati ordinati con il nuovo rito di ordinazione di Antipapa Paolo VI.
E come abbiamo visto sotto Antipapa Francesco, il permesso era solo temporaneo ed è stato ridimensionato.
Quindi, come parte del suo ruolo di ingannatore, la missione di Benedetto XVI è stata quella di fingere, a un certo livello, di essere conservatore - di far credere alle persone che c'è vita e speranza nella Controchiesa del Vaticano II, quando non è così - mentre si spingeva avanti con grande impeto nell’indifferentismo, nel falso ecumenismo, nei peccati contro la fede, ecc.
Ora, consentendo un permesso più ampio per la Messa in latino (anche se la maggior parte di queste 'Messe' non erano valide perché non erano offerte da sacerdoti validi), alcune persone si sono interessate alle tradizioni del Cattolicesimo, il che è positivo. Ma poi spetta a queste persone interessarsi più attivamente, scavare più a fondo e scoprire cosa sta realmente accadendo. Le informazioni sono disponibili, ad esempio nel nostro materiale. Il Diavolo era disposto a concedere la possibilità che alcune persone si interessassero alla Tradizione cattolica, al fine di mantenere la massa di semi- e falsi conservatori sotto gli Antipapi del Vaticano II.
Oltre a tutte le persone che stanno lodando il malvagio Antipapa Benedetto XVI, ci sono molti cosiddetti tradizionalisti che dicono 'Riposa in pace' nei suoi confronti o che si deve pregare per lui.
Per esempio, ecco un falso sacerdote tradizionalista che afferma che.
[Falso sacerdote tradizionale:] E, a proposito, Benedetto era un ecumenista. Non c'è dubbio su questo.
[Laico "cattolico"] Beh, certamente si preghi per la sua anima, Padre.
[Falso sacerdote tradizionale:] Questa è la chiave. Pregare per la sua anima. Deve rispondere di molte cose.
Costoro errano totalmente e contraddicono l'insegnamento cattolico.
Ne abbiamo già parlato in passato. Abbiamo citato i Papi su questo argomento. L'insegnamento della Chiesa è che si può ovviamente pregare per la conversione degli acattolici, dei peccatori pubblici, ecc. mentre sono in vita, ma non si può pregare per le persone che muoiono come acattolici, o anche per i cattolici che muoiono in peccato grave.
Per quanto riguarda i defunti, un cattolico può pregare solo per le persone che muoiono come cattolici battezzati e privi di evidenti peccati gravi. Abbiamo citato i Papi su questo punto in passato, tra cui Papa San Gregorio Magno e Papa Gregorio III.
Papa San Gregorio Magno, Moralia su Giobbe, Libro 34: "Essi [i santi] pregano per i loro nemici nel tempo in cui riescono a convertire i loro cuori ad una fruttuosa penitenza... E questa è la ragione per cui gli uomini santi non pregano per gli uomini increduli ed empi che sono morti; perché non vogliono che il merito della loro preghiera sia messo da parte, in presenza del giusto giudice, a favore di coloro che sanno essere già consegnati alla punizione eterna".
Papa San Gregorio III, circa nel 732 d.C.: "Lei chiede un consiglio sulla liceità di fare offerte per i defunti. L'insegnamento della Chiesa è questo: ogni uomo deve fare offerte per coloro che sono morti come veri cristiani [cattolici]... Ma non gli è permesso farlo per coloro che muoiono in stato di peccato, anche se erano cristiani".
Ma ecco due citazioni più rilevanti su questo argomento, da un altro Papa Gregorio - Papa San Gregorio VII, uno dei papi più grandi della storia. In sede, l’autore di questo video ha letto tutti i nove libri del Registro di Papa San Gregorio VII.
Nel 1082, commentando il principe scomunicato Giordano, Papa San Gregorio VII affermò:
Papa San Gregorio VII, dopo il 24 giugno 1082: "Se dunque qualcuno non obbedisce ai vostri consigli o ai nostri ordini o all'autorità del beato Pietro e muore nella fedeltà o nel servizio di Giordano, non si deve certo pregare per lui; e ordiniamo anche che non venga seppellito secondo l'usanza per un cristiano".
Quindi, vediamo ancora una volta che ai cattolici non è permesso pregare per le persone decedute che muoiono in disobbedienza all'autorità del Papato - e questo principio si applica a tutti i peccatori pubblici e agli eretici.
Il medesimo Papa insegnò lo stesso principio nel 1076, in riferimento al Vescovo scomunicato Guglielmo.
Papa San Gregorio VII, 28 ottobre 1076: "Se poi, in questo scisma che si è avventurato contro la Chiesa santa e apostolica... lui o chiunque abbia firmato liberamente il suo nome e, pur comunicando consapevolmente con il re scomunicato, è morto o morirà senza penitenza e soddisfazione, non possiamo discostarci dalla relativa sentenza dei santi padri - vale a dire: 'Con coloro con i quali non abbiamo comunicato quando erano in vita, non ci arrischiamo a comunicare quando sono morti'".
Ma poi dice che per coloro che non hanno avuto comunione con gli scomunicati, si possono offrire preghiere al Signore - ma non per le persone che hanno avuto comunione con gli scomunicati e sono morte in quello stato. Quindi, di nuovo, vediamo che un cattolico non può pregare per persone decedute che muoiono al di fuori della comunione con la Chiesa o in peccato grave.
Papa San Gregorio VII cita il principio, che deriva da Papa San Leone Magno, secondo il quale
'Con coloro con cui non abbiamo comunicato quando erano in vita, non ci azzardiamo a comunicare quando sono morti'.
L'insegnamento della Chiesa è che se non erano in comunione con la Chiesa prima della fine della loro vita, non si può pregare per loro dopo la loro morte. Questo è l'insegnamento cattolico e questo principio è stato effettivamente incorporato nel diritto canonico medievale. È anche collegato al motivo per cui tutti i non battezzati, compresi i catecumeni non battezzati, non ricevono una sepoltura cristiana se muoiono senza il Sacramento del Battesimo. Questa è l'antica Tradizione. Ma questo è un argomento un po' separato da quello che si sta trattando in questo video.
Poiché Antipapa Benedetto XVI era un notorio eretico, un apostata, un pubblico peccatore che non ha dato alcuna prova di conversione o di ripudio del suo falso ecumenismo - ma anzi, ha aderito alla Controchiesa del Vaticano II fino alla fine ed è stato uno dei suoi leader - non può essere considerato morto da cattolico e i cattolici non devono pregare per lui. Questa è la verità. E coloro che dicono erroneamente che questo non è caritatevole, non sanno di cosa stanno parlando. No, mancano loro di carità cristiana.
Il fondamento della carità, come insegna Pio XI, è la fede pura e senza macchia.
Papa Pio XI, Mortalium Animos (n. 9), 6 gennaio 1928: "Quindi, appoggiandosi la carità, come su fondamento, sulla fede integra e sincera, è necessario che i discepoli di Cristo siano principalmente uniti dal vincolo dell’unità della fede.".
Non si può capire o avere la vera carità se non si ha la vera fede. Dio getta all'inferno per sempre le persone che negano uno solo dei Suoi insegnamenti. Questa è la Sua legge. Questo è ciò che Lui fa.
Per decenni Antipapa Benedetto XVI ha aggredito spiritualmente Nostro Signore, la Sua Chiesa, il Suo Papato, i Suoi dogmi - e ora sta raccogliendo ciò che ha seminato. Il fatto che abbia fatto alcune dichiarazioni spirituali prima della sua morte è semplicemente coerente con il suo ruolo diabolico di ingannatore. Non ha ripudiato la religione del Vaticano II o il falso ecumenismo. Non ci sono prove di questo. Al contrario, è stato legato ad essa ed è stato uno dei suoi leader fino alla fine. Questa è la verità. Trattiamo questi temi e cosa fare, in modo più dettagliato, nel nostro materiale. Le persone devono essere cattolici tradizionali, come spiega il nostro materiale.